La Conferenza Stato-Regioni lo scorso 25 maggio ha espresso il proprio parere sul disegno di legge n.863 (Gasparri-Tommasini) recante“Disposizioni normative in materia di medicinali ad uso umano e di riordino dell’esercizio farmaceutico”. Secondo le Regioni il disegno di legge, oltre a caratterizzarsi per evidenti illegittimità costituzionali legate alla violazione del riparto di competenze tra Stato e Regioni, si segnala per gli effetti distorsivi della concorrenza che deriverebbero dall’attuazione di molte delle disposizioni in esso contenute. In particolare la Conferenza punta l’indice contro quelle misure che tenderebbero a cancellare l’esperienza intrapresa con il DL 223/2006 che ha consentito la libera vendita di OTC e SOP anche negli esercizi commerciali, favorendo il conseguimento di risultati importanti per i consumatori sia in termini di servizio che di riduzione dei prezzi. In conclusione le Regioni hanno espresso un parere non favorevole sul disegno di legge in considerazione della sua insostenibilità dal punto di vista economico, per le evidenti illegittimità costituzionali in esso contenute, per la limitazione della concorrenza che provoca un costo aggiuntivo per gli assistiti ed infine per un assetto della distribuzione delle farmacie sul territorio che non è in grado di soddisfare i bisogni delle specifiche realtà regionali.
X Rapp. Legislazione | Nunzio Bibbò |
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